Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma di cosa si tratta esattamente e chi lo redige?
DVR Sicurezza
Il DVR cos’è? È un documento obbligatorio che serve a identificare e analizzare i rischi presenti in un’azienda. Indica anche le misure preventive e protettive da mettere in atto per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La sua redazione è prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) ed è un compito che spetta al datore di lavoro. La mancata valutazione dei rischi da parte del Datore di Lavoro è sanzionabile con arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400.
Chi è responsabile del DVR?
La responsabilità di redigere il DVR è del datore di lavoro, che si avvale della collaborazione di figure chiave come:
- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): offre supporto nella valutazione dei rischi e nella definizione delle misure preventive.
- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): deve essere consultato in anticipo sul contenuto della valutazione dei rischi e ha accesso continuo al documento.
- Medico Competente (MC): contribuisce a valutare i rischi che possono influire sulla salute dei lavoratori e definisce il protocollo di sorveglianza sanitaria.
Quando va redatto il DVR?
Il DVR deve essere preparato entro 90 giorni dall’inizio delle attività aziendali. È obbligatorio per tutte le imprese che abbiano almeno un dipendente, inclusi soci lavoratori, tirocinanti, stagisti e lavoratori con contratti a termine. Sono esenti le aziende senza dipendenti, come quelle familiari o gestite da liberi professionisti.
Cosa deve contenere il DVR?
Il DVR deve includere diversi elementi essenziali, tra cui:
- Dati aziendali.
- Descrizione degli ambienti di lavoro.
- Numero di lavoratori e relative mansioni.
- Dettagli sulle attività aziendali, come le fasi di lavoro, i macchinari e le sostanze chimiche utilizzate.
- Organigramma del servizio di prevenzione e protezione.
- Analisi dei rischi connessi a ogni fase lavorativa e mansione.
- Metodologia adottata per la valutazione dei rischi.
- Piano per informare e formare i lavoratori.
- Misure preventive e protettive previste, con le procedure per migliorare i livelli di sicurezza.
Cos’è il DVR standardizzato
Le aziende con meno di 10 dipendenti possono redigere il DVR seguendo procedure standardizzate approvate dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, come previsto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/2008. Questa possibilità è estesa anche alle aziende con un massimo di 50 lavoratori. Il DVR standardizzato si basa su check-list che consentono di valutare i rischi in modo semplice e conforme alle normative.
Prevede inoltre una struttura suddivisa in quattro fasi:
- descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo, delle attività e delle mansioni;
- individuazione dei pericoli presenti;
- valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e misure di attuazione;
- definizione del programma di miglioramento.
Il DVR e la patente a crediti
Il DVR è anche un requisito per ottenere la patente a crediti. La sua presenza può essere dichiarata tramite un’autocertificazione e permette di ottenere fino a 3 crediti aggiuntivi se si adotta il documento, anche con procedure standardizzate.
Conclusione
La redazione del DVR è un dovere imprescindibile per il datore di lavoro ed è indispensabile per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Una corretta analisi dei rischi e l’adozione di misure preventive efficaci sono la base per un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle leggi.
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